La ricerca perdite

Una percentuale dell’acqua immessa nelle reti di adduzione e distribuzione viene persa nel tragitto tra gli impianti e il consumatore finale. Questo accade a causa della non integrità delle condotte e/o alla mancanza di tenuta degli elementi che costituiscono il fitting della rete. 
I fattori che influenzano le perdite sono molteplici; i più importanti sono sicuramente la vetustà delle condotte, le pressioni elevate, il materiale utilizzato e la corretta posa in opera.

A.M.A.N. S.c.p.a. effettua un’accurata campagna di ricerca e di riparazione delle perdite lungo tutta la rete idrica di competenza; ciò ha portato negli ultimi anni a importanti recuperi dei volumi immessi in rete. 
Questa attività viene effettuata grazie al regolare monitoraggio di tutta la rete idrica, al Bilancio Idrico e al Telecontrollo.
Il Bilancio idrico è stato definito dall’IWA (International Water Association) come il primo passo essenziale per un’ottimale gestione delle perdite idriche. Per determinare perciò la quantità di acqua persa durante il tragitto vengono considerati:

  • il volume annuo in ingresso nel sistema acquedotto;
  • il consumo autorizzato, cioè il volume annuo di acqua (misurata e/o non misurata) prelevata dagli utenti registrati, dal fornitore d’acqua e da altri utenti autorizzati a farlo. Include inoltre l’acqua esportata e le eccedenze di consumo dei clienti;
  • il volume di perdite idriche, che viene individuato come la differenza tra il volume in ingresso nel sistema e il consumo autorizzato.


Il Telecontrollo invece permette di valutare a distanza l’efficienza di una rete, misurando la portata e la pressione delle stazioni di pompaggio, interagendo con l’acquedotto attraverso sensori di pressione, misuratori di livello e di portata.
Questo complesso sistema di gestione consente la redazione di report di dati giornalieri e di valori in real time, per un’efficiente gestione degli interventi di manutenzione e all’occorrenza per effettuare da remoto alcune “manovre”, accorciando sensibilmente i tempi di intervento.
Per individuare il punto esatto di una eventuale perdita vengono utilizzate delle tecniche di localizzazione.
Il personale di A.M.A.N. S.c.p.a. impiega diversi metodi:

  • Ricerca tramite Noise Logger, cioè apparecchi compatti e di piccole dimensioni che rilevano, registrano e analizzano l’intensità del rumore prodotto dalla perdita. Per prelocalizzare quest’ultima si dislocano i Noise Logger all’interno dei pozzetti della porzione di rete da analizzare ed ognuno di questi può coprire un raggio di circa 150 – 300 metri a seconda del materiale della condotta. I Noise Logger si attivano automaticamente nei tempi programmati e registrano le frequenze sonore presenti in rete. Tale metodo consente di concentrare gli sforzi per la localizzazione puntuale delle perdite a mezzo di correlatori e geofoni solo nelle vicinanze dei noise logger che indicano la presenza di perdite.
  • Ricerca tramite Correlatori, la tecnica consiste nell’applicare sensori sul fitting che si trova a monte o a valle del tratto di condotta da esaminare. I due sensori, comunicanti tra loro, svolgono un’analisi dei rumori individuando con precisione il punto di perdita. 
  • Ricerca tramite Geofoni: la tecnica consiste nell’amplificazione dell’effetto “fluttering” tipico di una rottura, attraverso sensori collegati ad un supporto informatico. I sensori possono essere di tipo a campana, poggiati sulla superficie del terreno, o del tipo a puntale, messi direttamente a contatto con la condotta attraverso valvole, contatori, ecc. 



Geofono a puntale